Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione.

Nelson Mandela

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, riferendosi allo sport, spiega come la sua mancanza nella vita delle persone rappresenti il quarto fattore di rischio per la mortalità in tutto il mondo.

Goditi lo sport, impara da esso e migliora grazie ad esso.

Queste, le tre premesse imprescindibili quando ci si vuole approcciare allo sport.

Sono stata competitrice di danza sportiva e trainer per corsi di danze latino-americane e caraibiche durante gli anni dei miei studi fino a metà della mia prima gravidanza, ma anche successivamente non ho mai abbandonato l’amore per la danza e la passione per lo sport in generale. Negli anni mi sono formata attraverso corsi dedicati alla psicologia dello sport e sono inoltre operatrice di training autogeno. Collaboro con alcune società sportive nel settore dell’atletica, del calcio, della danza sportiva e del nuoto e per un periodo bellissimo della mia vita ho seguito un giovane nella preparazione del suo mondiale di volo in aliante. Lo sport è uno strumento educativo e sociale nonché lo specchio della nostra società, in grado di trasmettere modelli di vita e pratiche di comportamento più o meno virtuose.  Esso rappresenta la terza agenzia educativa dopo la famiglia e la scuola, è dunque un contesto capace di contribuire attivamente alla formazione delle personalità dei soggetti coinvolti.

Il mondo dell’attività sportiva è un mondo relazionale, in cui atleti, allenatori, tecnici, dirigenti, famiglie e sponsor si interfacciano continuamente e a vari livelli: possono contribuire a migliorare la prestazione e il benessere dell’atleta, ma possono anche ostacolarlo, non necessariamente in maniera consapevole. Durante gli anni in cui ho sperimentato la competizione dentro i palazzetti dello sport sentivo che potevo fare bene se funzionavano bene tre elementi intorno a me: la mia preparazione fisica e mentale, la mia testa e le persone che in gara costituivano la mia famiglia, il mio mondo, il mio sistema. Sapevo che la sinergia fra questi elementi era fondamentale, così come fondamentali erano le relazioni nella loro capacità di condizionare la performance. Lo sport è sinonimo di impegno e costanza, che mette alla prova ognuno di noi, aiutandoci a superare i limiti e a realizzare sogni.

La Psicologia dello Sport segue una visione plurale e complessa seppur sia un settore tuttora poco strutturato e che necessita di una formazione nel contempo specifica e interdisciplinare che sia in grado di reggere la complessità che caratterizza la domanda da parte degli stake-holders (società sportive, scuole, atleti, Enti locali e istituzioni europee).  La professione psicologica nello sport ha varie applicazioni, dalla prevenzione e il benessere, al mental training nello sport agonistico, dall’educazione ai corretti stili di vita agli approcci teorico-pratici rivolti all’organizzazione sportiva e alle dinamiche di team, dalle sinergie possibili con l’età evolutiva agli aspetti più specificatamente connessi con il professionismo, dalla ricerca psicologica applicata allo sport come strumento di inclusione sociale.